Storia arte

La chiesa di Santa Maria di Piazza è forse una delle più antiche istituzioni ecclesiastiche torinesi; probabilmente si affacciava su una delle piazze della città medievale.
Dal 1552 al 1729 la chiesa fu affidata ai padri Carmelitani.
Divenuta Parrocchia diocesana nel 1731, la chiesa fu demolita alla metà del secolo XVIII.

La luce penetra nell'abside attraverso le aperture nel cornicione superiore
La luce penetra nell’abside attraverso le aperture nel cornicione superiore

L’incarico di progettare una nuova costruzione fu affidato a Bernardo Antonio Vittone (1702-1770) che, a Torino, nel 1745,  aveva già realizzata la chiesa di Santa Chiara, annessa al monastero delle Clarisse, in Via Delle Orfane.

Come scrive Andrea Longhi “l’intervento si pone nella piena maturità dell’architetto, celebre per la sua capacità di creare spazi suggestivi operando soprattutto con la luce”. Nel 1751 venne realizzato il presbiterio – separatamente dalla navata; la concezione della cupola che lo sovrasta è geniale; protagonista è la luce naturale che piove sull’altare maggiore attraverso gli elementi strutturali traforati e piegati alle esigenze di illuminazione; nel 1752 fu ricostruita la navata, a pianta ellittica longitudinale, coperta da una calotta traforata all’imposta da lunette.

La chiesa, dedicata all’Assunta (affresco della volta della navata), fu consacrata nel 1768 con “L’Assunzione della Vergine” di Pietro Francesco Guala (1698-1757) originaria pala dell’altar maggiore.

L’Assunta di P.F. Guala, originaria pala dell’altar maggiore

Nel 1830 fu aggiunta la facciata neoclassica di Barnaba Panizza. Nel 1890 si crearono i due spazi laterali al presbiterio.

Infine, nel 1901, la chiesa parrocchiale diventò anche Santuario dell’Adorazione eucaristica e affidata ai Padri Sacramentini SSS.

L’impianto iconografico fu profondamente rinnovato con la realizzazione del nuovo Altare del SS. Sacramento che portò alla rimozione della pala del Guala (ora conservata in un locale apposito a fianco della chiesa).

Nel primo altare a sinistra (Cappella dei mastri Minusieri) la “Sacra Famiglia” di Mattia Franceschini, nel secondo altare la “Madonna delle grazie” – icona portata a Torino nel 1550 dall’oriente, il terzo altare a sinistra è dedicato a San Pier Giuliano Eymard con il Santo curato d’Ars”. A destra la 1° cappella è dedicata al “Santo volto”, la 2° al “Sacro cuore di Gesù” la 3° alla Vergine  “Nostra Signora del SS. Sacramento”


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